Disturbi dell’equilibrio
- Carla Granieri
- 26 mar 2022
- Tempo di lettura: 2 min
La vertigine è un'illusione di movimento che provoca una sensazione di squilibrio molto sgradevole. Tuttavia, i medici distinguono tra le vertigini vere e proprie, caratterizzate dalla sensazione che tutto giri intorno a voi, e le vertigini, dove il soggetto stesso ha l'impressione di girare o addirittura di perdere l'equilibrio. Da non confondere con la semplice instabilità quando si cammina o si sta in piedi.
Si distingue tra vertigini di origine periferica, che è la più frequente, dovuta a un malfunzionamento del sistema vestibolare, situato nell'orecchio interno, e vertigini di origine centrale, dove la lesione è situata nel tronco cerebrale o nel cervelletto.
Qualsiasi malattia centrale o periferica che causa vertigini può essere accompagnata da nausea o vomito di varia intensità. Tali sintomi neuro-vegetativi non ci danno alcuna informazione utile per la nostra diagnosi.
Le vertigini periferiche sono di competenza dell'otorinolaringoiatra.
Normalmente il sistema vestibolare, in combinazione con la vista e la sensibilità propriocettiva (sentire la posizione del nostro corpo nello spazio), ci permette di mantenere il nostro equilibrio.
Quindi, un'anomalia nel sistema vestibolare (situato nell’orecchio interno), nei nervi o nel cervello ad esso collegato, causa un conflitto tra le diverse informazioni ricevute dal nostro cervello e si traduce in disturbi dell'equilibrio o sensazioni come la perdita di equilibrio o l'impressione che l'ambiente intorno a noi (pareti, soffitto, oggetti) stia girando.
Sindromi vestibolari periferiche
I disturbi vestibolari, spesso responsabili di attacchi di vertigini, includono la neuronite vestibolare, la sindrome di Meniere, la vertigine posizionale benigna, l’emicrania vestibolare.
La vertigine posizionale benigna è dovuta alla dislocazione degli otoliti( detriti) che scorrono liberamente nei fluidi dei canale semicircolari dell’organo dell’equilibrio. Questo movimento causerà una stimolazione che provocherà la sensazione transitoria di vertigine accompagnata da nausea e vomito di varia intensità. La vertigine posizionale benigna rappresenta oltre il 90% dei casi di vertigine (tutte le cause centrali e periferiche combinate).
Neuronite vestibolare, dovuta a un'infiammazione del nervo dell'equilibrio o dei nuclei nervosi, il più delle volte di natura virale.
La malattia di Meniere, dovuta a uno squilibrio nell'omeostasi idro-elettrolitica dell'orecchio interno, si manifesta tipicamente con vertigini ricorrenti e talvolta invalidanti, associate a un'ipoacusia fluttuante o persistente.
Vertigine associata all'emicrania, in cui gli episodi ricorrenti di vertigine sono variamente correlati o si compenetrano con le tipiche emicranie, e il cui trattamento richiede il lavoro combinato dell'otorino e del neurologo competenti.
La mia presa in carico
La pietra angolare di una diagnosi corretta è l'anamnesi, cioè la raccolta della storia dei sintomi e dei disturbi del paziente nel contesto delle sue condizioni di salute attuali e precedenti. Una volta completata questa fase con cura e pazienza, un esame clinico vestibolare, eventualmente accompagnato da altre indagini strumentali o radiologiche dedicate, completerà il processo volto a fornire al paziente la proposta terapeutica più adatta al suo caso.
Terapia
Le misure terapeutiche da adottare sono individualizzate a seconda del paziente e del tipo di vertigine. Questo può includere la somministrazione di farmaci, il posizionamento o gli esercizi posturali in un ambiente ambulatoriale o domestico, o nel contesto della fisioterapia specializzata
Comments